lunedì 8 gennaio 2018

Stanotte ho sognato mare grosso

Era una bella giornata di sole, ma molto ventosa. Siamo scesi in spiaggia e le onde spazzavano via i nostri teli distesi sulla sabbia. Il nostro arrivo in albergo era stato molto inquieto. Prima i bagagli persi in uno dei tanti ascensori, poi lo smarrimento tra i tanti corridoi per ritrovare la nostra camera. Infine noi seduti sulla moquette di quel labirinto sfiniti per la estenuante ricerca.
L’albergo era lussuoso, ma con troppi corridoi e ascensori appunto. L’ingresso era ampio. Davanti al grande bancone della hall, un tappeto persiano color rosso antico, rosso come  la passione, l’erotismo e l’amore, ma anche la violenza, la rabbia e la crudeltà. Dietro il bancone un giovane ragazzo alle prime armi da receptionist. Era abbastanza arrogante, ma ho attribuito questo atteggiamento alla sua inesperienza, alla continua e presente paura di sbagliare, che tra l’altro gli si leggeva in faccia, alla sua precarietà nonostante l’importanza del ruolo ricoperto.                        Quando siamo arrivati la spiaggia era deserta. Tanti gli ombrelloni aperti a stento a causa del vento, ma poca la gente. In un istante una folla ha riempito la distesa di sabbia e non c’era più posto nemmeno per me. Ricordo di essermi innervosita particolarmente. Nell’enciclopedia dei sogni sognare mare grosso rappresenta un profondo turbamento interiore, un animo inquieto, ma anche una vita passionale. Quel mare era di un blu spiazzante, scuro e profondo nonostante fossimo vicino la riva. Il colore blu, che tra l’altro è il mio colore preferito, rappresenta delle paure nascoste che si agitano nei meandri del nostro io più profondo.
E questa sensazione di inquietudine è confermata da quelle folate di vento aggressive che rovinavano la mia bella giornata al mare. Era tutto molto confuso, non riuscivo a comprendere quello che stava accadendo intorno a me. Quel mare così grosso, cosi in tempesta, nonostante il sole fosse alto nel cielo, mi incuteva paura, palpitazione, terrore. Ho tirato un sospiro di sollievo solo quando ad un tratto mi sono ritrovata su una nave quasi da crociera, andante su quelle onde cosi spaventose, con il vento fastidiosissimo tra i capelli e la paura che quella nave, un tratto cosi grande e un minuto dopo cosi piccola da sembrare una scialuppa di salvataggio, affondasse. Alla riduzione delle dimensioni terminava la tranquillità raggiunta  per quei pochi secondi e ricordo il mio cuore fremere dalla paura e dallo sconforto, ma allo stesso tempo ricordare la poesia del Leopardi “ La quiete dopo la tempesta” come a volermi rassicurare, nutrendo la speranza che dietro quelle onde, passato il vento e la paura, possa ritornare il sereno; in fondo il sole alto nel cielo era sempre presente proprio per ricordarmi che lui era li, che il sole non mi aveva mai lasciato e che il sole forse proprio sole non era.Ho avuto paura stanotte e mi sono più volte rigirata nel letto con la bocca asciutta. Solo appena sveglia sono riuscita a comprendere che si era trattato solamente di un sogno, ma quella realtà onirica voleva pur significare qualcosa, mi stava comunicando  ciò che il mio inconscio voleva che io sapessi. Voleva mostrarmi il mare in tempesta che senza saperlo sto attraversando, delle onde che sto cavalcando, della passione che sto mettendo in questa mia navigazione, della paura che affronto senza nemmeno rendermene conto. Stanotte ho sognato mare grosso, lo stesso mare che navigo da giorni!

2 commenti:

  1. A volte ci accorgiamo tardi del mare in tempesta che stiamo affrontando proprio perché siamo intenti ad uscirne vivi non ci soffermiamo troppo a pensare, agiamo e basta. Poi è il nostro corpo che in un mo do o nell'altro ce lo fa capire.
    Ti auguro di uscirne presto da questo mare grosso.

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  2. grazie per essere passato/a da questo blog e per aver letto uno dei miei testi.
    Savanna G

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